I Pugnaloni Di Allerona
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Una delle più sentite e interessanti feste patronali e tradizionali è certamente quella che ad Allerona celebra Sant'Isidoro, patrono della campagna e degli agricoltori, popolarmente nota come Festa dei Pugnaloni.
La ricorrenza, le cui origini potrebbero risalire al paganesimo ed essere collegate con l'offerta delle primizie della terra a Cerere, dea delle messi, o a Mercurio, dio del commercio, avrebbe poi subìto, probabilmente a partire dalla metà del 1700, una contaminatio legata all'espandersi del culto di Sant'Isidoro (patrono di Allerona).
Il termine "pugnalone", sebbene un'ipotesi lo faccia risalire al latino pugna, vale a dire combattimento - come è probabile per l'analoga festa tradizionale di Acquapendente (VT), che però non celebra la vita dei campi ma la libertà, ricordando la vittoriosa rivolta del popolo contro l'esercito di Federico Barbarossa - è più probabile, per Allerona, l'ipotesi che lo riconduce a pungolo, ossia al bastone munito ad un'estremità di un puntale di ferro e all'altra di un raschietto, usati dai contadini per sollecitare i buoi a muoversi e per pulire l'aratro dalle zolle.
I Pugnaloni attuali - così concepiti dal secondo dopoguerra - sono carri allegorici che, sormontati dal caratteristico albero di pioppo ornato di nastri a vari colori, riproducono scene di vita e di lavoro dei campi. I personaggi, gli animali, gli attrezzi agricoli sono costruiti in legno e argilla dagli abitanti del
luogo e sempre presente è, nella raffigurazione, la scena di Isidoro che prega mentre gli angeli conducono l'aratro.
Ad Allerona,oggi come ieri, ogni anno per la seconda domenica di maggio, dopo la funzione religiosa del mattino i Pugnaloni sfilano per le vie del paese con un corteo di figuranti in costume alleronese della seconda metà del 1800, la banda, il clero con l'immagine di Sant'Isidoro, il gonfalone del Comune e le autorità municipali, per poi essere premiati da una commissione e sostare in esposizione l'intera giornata nel centro storico. Ma mentre un tempo erano i portatori stessi ad offrire a chi conveniva le primizie della vita campestre contenute nei Pugnaloni, oggi sono piuttosto le associazioni di promozione turistica ad organizzare, nel pomeriggio tra la rievocazione degli antichi mestieri, una più moderna degustazione di prodotti tipici alimentari. Il tutto unito, ovviamente, a tutta quella serie di festeggiamenti che ogni festa tradizionale comporta e che non durano un giorno solo.